FIIDO D2S: Come disattivare l’accelleratore e renderla legale (GUIDA)

FIIDO D2S è una delle tante bici elettriche cinesi con accelleratore. Come toglierlo? Ve lo spieghiamo nella nostra guida!

Come abbiamo già accennato in altri articoli, ricordiamo che l’acceleratore nelle bici elettriche cinesi, quindi senza limiti di velocità al motore (teorici!) crea complicazioni per la legge italiana ed europea. La sua presenza rende la vostra bici elettrica un “ciclomotore”. Per utilizzarla avete bisogno di casco obbligatorio, patentino, libretto ecc… Fortuna che è possibile escluderlo nel modelli FIIDO D2S ed è tutto sommato semplice. Vediamo come.

Cosa è l’acceleratore nelle bici elettriche cinesi?

Nei mezzi provenienti dalla Cina le bici elettriche sono tutte più o meno dotate di acceleratore integrato nel manubrio. Ma che cos’è l’accelleratore? Semplice: è una manopola simile a quella di una moto o di un motorino, che permette di aumentare la velocità del mezzo progressivamente fino a raggiungere quella desiderata. O quella imposta dal motore come “massima”. Questo per la legge italiana non è illegale, ma lo è se utilizzate la FIIDO D2s (o un altro modello di bici elettrica con accelleratore) come una normale bici. Nel nostro Paese, anche le più recenti leggi inseriscono i mezzi con accelleratore nella categoria dei “motocicli”, e quindi necessita di patente, casco, targa ed assicurazione. Stesso discorso vale per le Speed Pedelec. Nulla di strano (o illegale) sulla carta. Ci sono più complicazioni! E tanti utenti non sanno che la presenza dell’accelleratore in una bici elettrica, equipara il loro mezzo a un motorino. Altri invece, vorrebbero togliere l’accelleratore e non sanno come fare. Da qui, la nostra guida pratica.

Nel caso di FIIDO D2S?

Questa bici elettrica assieme al suo modello gemello, la D2, sono fra le più vendute del mercato cinese. Questo perché integrano un prezzo concorrenziale, meno di 700 euro, ad alcune caratteristiche da prodotto di alta fascia. Prima di tutto la velocità massima, registrata sui 25 chilometri orari, che considerando le dimensioni della batteria e conseguenzialmente del motore non sono affatto male. In secondo luogo la potenza del motore, ben 250watt totali, il che la rende un mezzo veloce ed affidabile nel centro cittadino. Le specifiche insomma, sono assolutamente a norma per le aree pedonali! Queste due biciclette sono entrambe dotate di acceleratore al manubrio, quel meccanismo che come abbiamo detto permette di aumentare la velocità come faremmo su un motorino. Esiste il metodo per estrarre l’acceleratore di queste bici elettriche cinesi? Si, vediamo come fare.

Come disattivare l’acceleratore su FIIDO D2S? Bisogna intanto fare una premessa necessaria quando si parla di bici elettriche con acceleratore illegale. La presenza di questo meccanismo, implica necessariamente che una volta escluso l’acceleratore anche la pedalata assistita non funzionerà più a dovere. In sostanza, dobbiamo trovare un modo per far si che la pedalata “pedelec” continui a funzionare! Come si fa? Semplicemente escludendo e collegando la pedalata in altro modo. Una volta individuato il problema nella scatola di derivazione che collega il cavo dell’acceleratore alla batteria ed alla centralina elettrica, il filo può essere staccato. In alternativa comprando in negozi specializzati un connettore morto, possiamo escludere l’acceleratore senza problemi. Rimane comunque il problema della pedalata assistita, dato che il sensore di quest’ultima è collegato indissolubilmente all’acceleratore. Ora vediamo i passaggi fondamentali assieme, premettendo che per maggiori informazioni ci sono forum molto completi, come Forum Elettrico, che consigliamo caldamente.

  1. Aprire la bici: svitando 2 viti, staccherete il connettore dell’accelleratore dalla centralina. Mi raccomando, segnatevi il senso di montaggio delle placche di copertura, perché sono uguali ed è possibile che vi confondiate in seguito.
  2. La centralina: A questo punto, la centralina si accorgerà della perdita e comincerà a lampeggiare. E’ grave? Niente affatto! la bici elettrica senza accelleratore è praticamente pronta, perché tutto il sistema funziona alla perfezione. Unico fastidio, è il lampeggamento che alla lunga da fastidio a chi pedala.
  3. Sostituire l’accelleratore con… Qualcos’altro: è il connettore morto di cui parlavamo prima. In tanti, hanno realizzato un mini sistema, composto da 2 resistenze da saldare su 3 pin e che vanno connessi al posto dell’accelleratore.
  4. L’alternativa? Cambiare tutta la centralina, con costi tutto sommato contenuti. In tal modo potrete escludere l’accelleratore, ma dovreste cambiare il sensore del Pedelec (la componente che si accorge che voi state pedalando e “calibra” l’aiuto motorizzato).
  5. L’alternativa semplicissima? Potreste bloccare l’accelleratore meccanicamente (con un nastro, o altro) in modo tale da renderlo inutilizzabile. E’ un metodo da “muratori” e non ci prendiamo la responsabilità di eventuali infrazioni e multe derivanti.
Qui trovate una buona spiegazione su come togliere l’accelleratore dalle bici elettriche cinesi

Ma perché tutto questo casino?

Questo avviene perché in Cina, dato che le leggi vigenti non impediscono la creazione, la vendita e la presenza di entrambe, allora ci sono circuiti condivisi. Ecco perché è possibile far passare dalla centralina tutti e due i cavi, senza discontinuità. In Cina le biciclette agiscono sulla pedalata assistita mediante il solo utilizzo dell’acceleratore, mentre in Italia ed Europa i modelli a norma di legge agiscono sulla pedalata mediante la forza di inerzia che serve per spostarla.

Ecco perché consigliavamo il rudimentale sistema del nastro sull’accelleratore! La pedalata assistita continuerà a funzionare, dato che le bici cinesi come la FIIDO D2S riescono ad utilizzare entrambe le soluzioni (speed pedelec e pedelec). Ciò però – lo ripetiamo – non mette al sicuro da multe, dato che abbiamo solamente fermato il problema, e non escluso. La soluzione definitiva è quella di levare l’acceleratore, collegando la pedalata mediante un connettore aggiuntivo a 3 pin alla piastra della centralina che arriva alla batteria, In questo modo l’acceleratore sarà inibito del tutto senza alcuna possibilità di utilizzarlo, ma la pedalata continuerà a persistere ugualmente.

Perchè fare tutto questo?

Ovviamente molti utenti penseranno che ci stiamo complicando la vita. La verità è che le FIIDO D2 e D2S sono tra le migliori bici elettriche nel rapporto qualità/prezzo. Sarebbe un gran peccato rinunciarci per un piccolo cavillo burocratico. Per evitare problemi però, dato che le multe per questo reato sono molto salate (ed è previsto il sequestro del mezzo), forse dovreste darci retta. E non rinunciate alla FIIDO! QUI trovate il link di Amazon, che la vende a un prezzo veramente interessante.

FIIDO D2S

FIIDO D2

4 thoughts on “FIIDO D2S: Come disattivare l’accelleratore e renderla legale (GUIDA)”

  1. Sempre le solite cavolate burocratiche, ma chi le pensa, io in bici da corsa normalmente viaggio a 35 km e se facciamo un guarino all inseguimento si va anche a60 km, in discesa si possono raggiungere traffico permettendo si raggiungono 80,,,90 km orari, quindi sempre la Solita differenza ci sono cittadini di serie A e di serie c

  2. L’articolo è interessante. Ho appena comprato una Fiido d2s e…vorrei mettermi al sicuro. In questo momento sembra tutto tranquillo, ma con il bonus mobilità ci sarà una valanga di modifiche ed una caterva di …controlli. Vorrei togliere l’acceleratore e, senza fare grandi modifiche ( per le mie necessità sono sufficienti i tre livelli di assistenza9 vorrei inserire il connettore morto con le due resistenze. Si potrebbe avere un’informazione più precisa o…ujn link che funzioni. Il forum elettrico apre e chiude , da se , il discordo. Se poteste rispondermi. Grazie

  3. Chi si fa la bici elettrica sicuramente non lo fa per correre ma per non arrivare al lavoro sudato.
    Se volessi correre prenderei la mountainbike pro con la quale in pianura raggiungo i 40-45 Km/h.

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