
Cerchi massima protezione ed ergonomia? Facile, con il casco bici giusto! Ecco tutto quello che c’è da sapere
Il casco bici è un accessorio fondamentale per chiunque possieda una biciletta, a prescindere dalla fascia d’età di appartenenza e dall’utilizzo che ne faccia. Infatti, che si pratichi ciclismo a livello agonistico o che si utilizzi la bici per muoversi in città, la sicurezza, come si suol dire, viene prima di tutto. Anche e soprattutto quando ci poniamo alla guida di un mezzo di trasporto così leggero e imprevedibile come la bicicletta. Se, da un lato, la bici di solito non raggiunge una grande velocità, è pur vero che può rivelarsi instabile e facilmente soggetta a incidenti.
La nostra opinione, quindi, è irrevocabile: tutti dovrebbero possedere e utilizzare il casco bici. Ai più reticenti, coloro che lo considerino poco glamour, rispondiamo: bugiardi! Significa che non avete dato nemmeno una possibilità a questo utile strumento di protezione. Al giorno d’oggi, infatti, sul mercato sono presenti un’infinità di modelli di casco per bici di ogni forma, dimensione, colore. E poi, per non essere mai fuori moda, basta puntare tutto sul minimal. Insomma, niente scuse!
In questa guida parleremo della regolamentazione del codice della strada, ma soprattutto dell’utilità dei caschi da bici. Procederemo con la lista delle caratteristiche necessarie di un casco per bici e, finalmente, ci soffermeremo su modelli specifici e sulle fasce di prezzo di appartenenza.
Il casco bici è obbligatorio?
La prima domanda che ci si pone quando si acquista una bicicletta, di solito, è questa. Un buon avvocato direbbe che presuppone già delle cattive intenzioni. Ma noi non siamo qui per questo. Anzi, dobbiamo informarvi che secondo le nuove regole del codice della strada il caschetto bici in città non è obbligatorio, anche se caldamente raccomandato. Proprio così, non sono previste sanzioni per chi non indossi il casco, e questa regola vale, purtroppo, anche per i minori di 14 anni. È stato invece ribadito l’obbligo di indossare giubbotti rifrangenti dopo il tramonto e fuori dal centro abitato. Per quanti riguarda i ciclisti professionisti, invece, da diversi anni l’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) ha sancito l’obbligo del casco bici.
Che il casco bici non sia obbligatorio, tuttavia, non significa che debba essere ignorato. Al contrario, le norme sembrano puntare molto sul buon senso dei cittadini, che senza esitare dovrebbero munire se stessi o i propri bambini di un caschetto bici. Circolare in bicicletta è un’attività bellissima. Ancor meglio se lo si può fare in tutta sicurezza e comodità.
Struttura di un caschetto bici
Per capire meglio come il casco per bici può salvarci la vita, è opportuno prima comprendere quali siano le sue componenti. Diciamo subito che grazie alla larga diffusione di questi accessori, il loro design è migliorato di molto. Gli ultimi decenni hanno visto le case di produzione sempre più impegnate a migliorare i propri brevetti in fatto di leggerezza, ergonomia, design. Il risultato sono dei caschi da bici comodi, belli e funzionali adatti proprio a qualsiasi esigenza.
Di solito, un casco bici è composto da quattro componenti: due calotte (interna ed esterna), una ruota di fissaggio posteriore e un cinturino. La calotta esterna, generalmente, viene realizzata in policarbonato o in fibra di carbonio. È la parte esterna vera e propria del caschetto bici, quindi anche quella più incisiva a livello di design, per verniciatura, forma e così via. La calotta interna, al contrario, è costituita da materiale schiumoso, di solito poliuretano o schiumato. Essa viene saldata alla calotta esterna ed è la più sensibile agli urti.
Il fissaggio posteriore è composto da due segmenti, metallici o plastici, uniti da una rotella regolabile. Girando la rotella è quindi possibile stringere o allargare queste estremità, di modo da far aderire bene il casco alla nuca. Infine, i cinturini anteriori possono essere realizzati in gomma, pelle o cordura. Sono regolabili, si allacciano sotto al mento e funzionano con un sistema di chiusura a fibbia.
Come funziona un casco bici
Affrontiamo ora un tema delicato, così com’è delicata la funzione di un casco per bici. Questo strumento riesce a impedire, in caso di urto, che il cervello si sposti all’interno del cranio. È proprio questo che, di solito, provoca danni cerebrali negli incidenti. Come lo fa? Semplice, riuscendo ad assorbire tutta l’energia che si sviluppa nell’urto, proteggendo la nostra testa.
La calotta esterna, infatti, è progettata in modo da distribuire la violenza dell’impatto su tutta la sua superficie, in modo da attutirla. Inoltre, grazie alla sua conformazione, essa riduce l’attrito con il suolo e protegge la testa dagli oggetti contundenti. Anche la calotta interna svolge un ruolo protettivo importante. Essa si deforma in maniera plastica, ovvero, letteralmente, cambia forma, “incassando” il colpo al nostro posto.
Infine, anche gli elementi per il fissaggio svolgono un ruolo fondamentale. Per far sì che il casco bici funzioni in maniera ottimale, esso deve calzare a pennello la nostra testa e deve essere fissato molto bene su ambo i lati, anteriore e posteriore. Solo così la sua funzione sarà davvero efficace.
Come scegliere un casco da bici
Ovviamente, prima di procedere all’acquisto di un casco bici, dobbiamo accertarci che sia certificato. La cosiddetta certificazione CE è la garanzia che quel modello sia prodotto nel rispetto delle norme europee. Bisogna, quindi, sempre verificare la sua presenza, insieme alla normativa di riferimento EN 1078. Quest’ultima indica che il prototipo è stato realizzato e testato in funzione dell’urto. Questi codici, quindi, ci indicano che si tratta di un accessorio realmente efficace, su cui possiamo contare per la nostra sicurezza e protezione. Questa per noi è una buona notizia. Vuol dire che, anche imbattendoci in un casco economico, possiamo procedere all’acquisto in totale tranquillità.
Un’altra variabile enigmatica, a questo punto, si rivela essere il prezzo. Perché esistono prodotti dal costo così differente, se ogni casco certificato è sicuro e funzionale? Il prezzo di un casco bici dipende tanto dal suo design, dalla casa di produzione, dalla tipologia di appartenenza. Un accessorio urbano avrà caratteristiche e prestazioni molto diverse rispetto a quelle di un caso da bici per sport estremo.
Occhio alle calotte! Quella esterna dev’essere lucida, senza graffi, perfetta, meglio se realizzata in carbonio o policarbonato. Quella interna deve assolutamente essere integra, simmetrica e priva di deformazioni. Allo stesso modo, dopo una brutta caduta, accertatevi sempre dello status interno del casco e, in caso di dubbio, sostituitelo. La calotta interna può assorbire solo una volta un urto, dopo di che perde di efficacia nella sua funzione protettiva.
Ultimo step ma fondamentale: la vestibilità. Ribadiamo che il capo deve entrare totalmente nel casco, e deve aderirvi perfettamente. Se balla anche un po’, non è la misura giusta per noi. Se non entra sino in fondo, nemmeno. Allacciate i cinturini più volte e in più misure per verificare che siano di buona qualità. Quindi, accertatevi che garantiscano un’aderenza ottimale.
Tipologie di caschi bici
Poco fa, ci siamo posti la domanda: perché esistono caschi da bici costosi? Al di là del fattore sicurezza, abbiamo anticipato che spesso il prezzo dipende dalla tipologia del modello scelto. A seconda della loro funzione, i caschi bicicletta devono rispondere a differenti caratteristiche. Se per i modelli urbani l’importante è che siano protettivi, le attività sportive richiedono la presenza di requisiti più specifici. Un casco per ciclismo, ad esempio, è molto più aerodinamico e presenta numerose bocchette. La sua forma affusolata e le numerose bocchette servono per garantire la massima leggerezza e il minore attrito con l’aria possibile.
Al contrario, un casco da bici mountain bike presenta molte meno bocchette. La sua calotta esterna deve resistere agli agenti atmosferici, ma proteggere anche da rami e sassolini. Allo stesso modo, questo casco bici ripara la nuca e le tempie e spesso possiede una visiera. Questo perché serve a praticare uno sport al limite in cui si raggiungono alte velocità.
Migliori modelli di casco bici
1 – Caschi bici urban di Closca
Se cercate dei caschetti bici belli e resistenti per destreggiarvi in città, noi abbiamo pochi dubbi su quali siano i migliori. Closca design è un brand giovane, che unisce l’etica del cambiamento al design minimal e urban. I suoi prodotti puntano sul monocromatico e su tinte tenui ed evergreen, come bianco, beige, ghiaccio e antracite. Gli Helmet Loop di Closca sono quindi bellissimi da vedere, e sono anche garanzia di qualità. Il design di questi caschi bici è a dir poco innovativo.
Si tratta infatti di modelli pieghevoli, che in un secondo diminuiscono il proprio volume del 45%. È possibile, cioè, appiattire il casco bici chiudendolo e riporlo in borsa per portarlo con sé. Ovviamente, allo stesso tempo, questi prototipi sono progettati e testati in base alle normative di sicurezza. Tra uno strato e l’altro dei caschetti bici ci sono delle prese d’aria che garantiscono alla testa una ventilazione costante. Il fissaggio posteriore, invece, è costituito da una fascia elastica semirigida, che si adatta facilmente alla conformazione della testa ma ha una buona presa. Le recensioni dei clienti parlano chiaro: questi caschi da bici sono un successo!
2 – Casco bici per ciclismo Shinmax
I secondi modelli di casco bici che vogliamo consigliarvi sono quelli di casa Shinmax. Con questo brand iniziamo a lasciarci la città alle spalle e avventurarci lontano dai centri abitati. Ovviamente, all’occorrenza, anche questi caschetti bici possono essere usati nel traffico. Ciò che intendiamo è, però, che si tratta di caschi da bici più tecnici, adatti ad un utilizzo decisamente più sportivo. Ce ne accorgiamo subito dalla forma più o meno affusolata dei differenti modelli disponibili, che variano in base all’attività da svolgere. Che vi serva per ciclismo o mountain bike, un casco bici Shinmax non mancherà di lasciarvi soddisfatti, come ha fatto con più dell’80% degli acquirenti.
Si tratta di caschi da bici dalla forma affusolata, quindi molto leggeri e dotati di molte bocchette. Cinturini regolabili e adattabili e luce led retrostante sono solo alcuni dei comfort presenti. A seconda dei modelli, la luce può essere intercambiabile o ricaricabile tramite USB, e possedere dai 3 ai 9 tipi di pulsazione. Ci si può imbattere anche in modelli con visiera parasole e occhiali magnetici amovibili, che proteggono da vento e sabbia e dai raggi UV.
3 – Caschi da bici ibridi Rockbros
Un altro brand che fa parlare di sé per l’ampia scelta offerta è Rockbros. Si ratta di un’azienda che produce caschi da bici destinati a più utilizzi: ci sono modelli per bambini, modelli urbani e modelli pensati per il mtb. Tutti i modelli proposti, a prescindere dalla destinazione, sono dotati di certificazione CE EN 1078. La calotta esterna è realizzata in policarbonato e quella interna in EPS (polistirene espanso) che, oltre ad attutire gli urti, assorbe il sudore. Tutti i modelli sono dotati di bocchette per le prese d’aria, sono disponibili in più misure e sono regolabili con i cinturini.
Nello specifico, i caschi da bici realizzati per i bambini sono anche i modelli più costosi. Si tratta di caschi integrali, ovvero simili a quelli da motociclista, ad eccezione della visiera. A prima vista un po’ ingombrante, il paraurti sul mento è davvero indispensabile per i bambini, che molte volte cadono in avanti. Sul retro, la rotella di fissaggio ruota di 360°, e quindi il margine di adattabilità per l’adesione completa alla testa è molto ampio.
I modelli per adulti, invece, sono soprattutto indirizzati al ciclismo o alla bici MTB. Non sarà difficile incontrare il modello adatto alla vostra testa e al vostro sport, perché ve ne sono di molte tipologie. Proprio perché votati all’utilizzo sportivo questi caschi da bici possiedono un design molto ergonomico: hanno forma affusolata e sono leggeri, per ridurre al minimo l’attrito con l’aria. Per lo stesso motivo, l’ampiezza e il numero delle bocchette aumentano. Ci piace molto l’attenzione ai dettagli di Rockbros. Primi tra tutti i cuscinetti dei cinturini amovibili e lavabili e la fibbia di chiusura anteriore ad incastro e metallica. Anche il questo caso la rotella di fissaggio posteriore lascia un ampio margine di azione per fissare il casco bici alla testa in maniera ottimale.